"Montagne montagne montagne, io vi amo."Questa dichiarazione d'amore, così profondamente semplice e intensa, è di Pier Giorgio Frassati (1901-1925) il giovane torinese - beatificato nel 1990 e socio, tra l'altro, anche del Club Alpino Italiano - che "amava la montagna e la sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una palestra dove si tempra l'anima e il corpo".In tutto il suo agire, e perciò anche nell'aspro fascino dei monti, Pier Giorgio ha sempre ben palesato la quotidiana ricerca di Dio: "Ogni giorno m'innamoro sempre più delle montagne - scriveva ad un amico - e vorrei, se i miei studi me lo permettessero, passare intere giornate sui monti a contemplare in quell'aria pura la Grandezza del Creatore". Una contemplazione arricchita dalla gioia per la compagnia degli amici e intensificata dal raggiungimento di vette sempre più alte: "Sempre desidero scalare i monti, guadagnare le punte più ardite; provare quella gioia che solo in montagna si ha". Con la sua testimonianza di vita profondamente incentrata - per dirla in sintesi - sulla "carità gioiosa", nella quale trovava ragione e alimento ogni suo impegno (dal sociale al familiare, dal religioso al politico) Pier Giorgio Frassati ha in fondo tracciato "il sentiero" per tutti quei giovani che davvero, come diceva lui, vogliono "vivere e non vivacchiare". Tra i pochi sentieri in Italia dedicati al Frassati, uno si estende a Sasso di Castalda, garantendo esercizio fisico, immergendosi nella natura incontaminata.
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DESCRIZIONE
Ai piedi del gruppo montuoso Arioso-Pierfaone, il Frassati è un percorso escursionistico che si sviluppa su 22 km: costituito da un anello di 14 km e da un tratto che lo collega al centro storico di 4 km. Il tempo stimato di percorrenza si attesta intorno alle 8-10 ore.
E' un sentiero variegato, quindi adatto a tutti, da chi vuol fare una semplice passeggiata, a chi ha interessi storico-naturalistici fino a chi pratica trekking o sport di montagna.
Il primo tratto, appena fuori dal centro abitato, è caratterizzato dalla presenza dell’area faunistica, l’Oasi del Cervo, nella quale è possibile osservare questi maestosi animali.
Procedendo ci si inoltra nel bosco della Costara dove spicca l’imponente faggio di San Michele, uno degli alberi vetusti di Basilicata, che colpisce per la sua grandezza e per le curiose forme disegnate dai suoi rami.
L’ultimo tratto del sentiero è il più impegnativo, infatti le pendenze si fanno più ardue dovendo raggiungere la cima del Monte Arioso.
Sito Club Alpino sezione Potenza :
http://www.caipotenza.it/index.php?option=com_content&view=article&id=91&Itemid=50
http://www.caipotenza.it/index.php?option=com_content&view=article&id=91&Itemid=50
Buscon R'a Pret
(Petra Castalda)
Uno dei primi luoghi ad essere abitato, particolarmente affascinante, il grande masso, si presta a piccole escursioni, per piccoli ragazzi che nutrono questa passione. Tra roccia nuda ed alberi, il bello di districarsi a mani nude in un percorso non del tutto facile, il tutto reso emozionante dai ruderi medievali che si incontrano durante la scalata e per il panorama estasiante. Anche in cima è possibile visionare i reperti di un'antica torre e di altre piccole abitazioni, anche ai piedi del grande sasso.
Ecco il suo aspetto, nuda roccia e verde schiarito al sole estivo. Nei pressi del grande macigno scorre un torrente che alimentava anche un piccolo mulino.Ecco la visione, scattata da una piccola comitiva l'estate 2012, dalla parte posteriore più ripida e molto più bella de vedere. Il sottofondo sonoro, dovuto al passaggio del torrente, rende tutto più piacevole e rilassante. Una piccola escursione in grado di far vivere piccole emozioni.
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